Nel mondo della stampa industriale, la scelta tra Stampa flessografica e Stampa inkjet è fondamentale per determinare efficienza e produttività. Per le aziende che operano su alti volumi, la flexo rappresenta la soluzione più efficace in termini di velocità e costi, mentre l’inkjet offre maggiore flessibilità e qualità su tirature più contenute.
- Velocità di produzione:
La flessografia è una tecnologia di stampa che si distingue per la sua alta velocità di produzione, e questo rappresenta uno dei suoi principali vantaggi, specialmente quando si parla di produzione industriale. Ha la capacità di raggiungere elevate velocità di stampa, che possono superare i 800-900 m/min, a seconda delle macchine e dei materiali utilizzati. Questo la rende ideale per produzioni su larga scala, dove l’efficienza temporale è un fattore determinante, riducendo i tempi di consegna e aumentando la capacità produttiva. La stampa inkjet digitale, pur essendo versatile e di alta qualità, generalmente non può competere con la flessografia in termini di velocità, essendo più adatta a produzioni più contenute o a tirature brevi.
- Efficienza e costi operativi inferiori per alte tirature:
Le macchine flessografiche possono lavorare senza interruzioni mantenendo bassi i costi operativi. Al contrario, la stampa inkjet digitale, pur adatta a basse tirature, è più costosa per volumi elevati a causa dei consumabili e della necessità di frequenti manutenzioni delle testine di stampa, che aumentano i tempi di fermo macchina e i costi complessivi.
- Versatilità dei materiali
Una delle grandi forze della stampa flessografica è la sua capacità di stampare su una varietà di materiali, che vanno dalla plastica alla carta, dal cartone ai film. Questo la rende particolarmente utile in settori come il packaging alimentare e farmaceutico, dove è necessario stampare su materiali non tradizionali. Le stampanti inkjet, invece, sono più limitate e funzionano meglio su materiali lisci e porosi, come carta e cartoncino. Sebbene ci siano inchiostri specializzati per materiali plastici, la versatilità della stampa inkjet non è al pari della flessografica, soprattutto quando si tratta di materiali complessi.
- Consistenza e qualità:
La consistenza della qualità nella stampa è un altro vantaggio chiave della flessografia, soprattutto quando si tratta di tirature lunghe. Le macchine flessografiche, infatti, garantiscono una stampa stabile e uniforme durante tutta la produzione, con minime variazioni di colore e di risoluzione. Al contrario, nelle macchine inkjet digitali, anche se la qualità iniziale può essere eccellente, le fluttuazioni nella qualità possono diventare più evidenti su lunghe tirature, a causa della gestione degli inchiostri e delle testine di stampa che possono usurarsi o necessitare di manutenzione.
Se l’obiettivo principale è la produzione rapida e su larga scala, la flexo è la tecnologia di stampa più adatta. La sua efficienza nei costi e la capacità di mantenere velocità elevate la rendono insostituibile per le industrie che necessitano di alte tirature standardizzate.
Nonostante la crescita della stampa digitale, la flessografia rimane la scelta dominante per la produzione di massa, offrendo un equilibrio ottimale tra velocità, costi e qualità. L’inkjet, invece, trova il suo spazio nelle applicazioni che richiedono personalizzazione e stampe variabili, pur non potendo competere in termini di velocità con la flexo.